Le aspettative dei genitori nascono sin da quando si pensa di avere un bambino.
Le prime sono legate a questioni di genere…se sarà femmina o maschio.
Successivamente subentrano altri pensieri che si sovrappongono creando quelle che vengono definite le aspettative di un genitore rispetto il proprio figlio.
Se vogliamo il loro bene, sarà opportuno allontanare o meglio, contenere le nostre aspettative poichè NON sono educative.
In questi giorni, alle prese con l’orientamento scolastico, con la scelta da parte della mia figlia maggiore del percorso di studi nella scuola secondaria superiore, mi scontro sia come professionista sia come madre, con realtà che non pensavo fossero così diffuse e radicate.
Genitori che pensano di fare il bene dei propri figli opponendosi alle loro scelte, non rispettando le loro inclinazioni e soprattutto i loro desideri, convinti di sapere ciò che è meglio per il loro futuro. E’ proprio qui che si commette un grande errore: non è il momento di far passare questo tipo di pensiero (peraltro discutibile) è il momento di riconoscere al proprio figlio la sua identità, passare messaggi di rispetto, fiducia, conforto, sostegno e orientamento.
Invece vedo solo imposizioni, menzogne, suggestioni negative…”se non fai questa scuola..sarai disoccupato!”.
Scusate, ma cosa c’entra lo studio liceale con la disoccupazione? Questo è un problema con il quale dovranno in qualche modo fare i conti in futuro, non c’è percorso scolastico che ti garantisca il successo. A 14 anni è forse bene suggerire di coltivare le loro passioni, inseguire I propri sogni, studiare per 5 anni ciò che più piace, perchè saranno loro a dover trascorrere ogni giorno sui libri e dietro i banchi di scuola. Inoltre, per quanto riguarda il lavoro, proprio perchè sappiamo quanto sia difficile collocarsi oggi in questo mondo, è importante che nel percorso di definizione della professione vi sia la passione e non l’imposizione.
E’ il momento di far passare tutti quei messaggi che permetteranno ai ragazzi di strutturarsi come soggetti che evolvono verso l’età adulta.
Cari genitori, se avete aspettative, scrivetele su un foglio, leggetele, guardatele, fate delle riflessioni…poi vi suggerisco di piegare quel foglio e metterlo da parte.
Questo vi aiuterà a contenere tutto quello che avete scritto, che sarà comunque presente in voi ancora per molto tempo, ma saranno i vostri figli ad insegnarvi che anche loro hanno un foglio, il loro foglio, dove hanno già scritto le loro aspettative, desideri, interessi, quelli che vi chiedono di rispettare.
Le aspettative da alimentare sono unicamente quelle che loro hanno verso se stessi, le nostre causano solo allontanamenti e incomprensioni.
Come pensate che vivano le nostre aspettative? A volte le accettano perchè può capitare che coincidano, a volte le subiscono coltivando rimpianti che un giorno esploderanno, oppure le rifiutano attivando immediatamente uno scontro.
Ma può anche succedere che vi sia una possibilità alternativa, quella della creazione di uno spazio di confronto all’ interno del quale genitori e figli possano dialogare, dove i figli aiutino I genitori a comprendere che devono rispettare le loro scelte e i figli capiscano che a volte i consigli dei genitori hanno un senso, e sono frutto di un pensiero d’amore.
Sono sempre più convinta che amarli significhi accettarli come sono realmente e non come noi vogliamo che essi siano. Questo sarebbe il più grande errore educativo.
Infine, amare i figli significa anche sapersi mettere da parte nei momenti giusti, fare un passo indietro ed accettare che è il loro momento e non il nostro, il nostro c’è già stato e forse non siamo stati rispettati…a voi i vostri ricordi e le vostre riflessioni.