Sul treno, in uno dei miei viaggi a Milano, leggo un articolo molto interessante che mi induce ad una serie di riflessioni che nei giorni seguenti diventano pensieri, aprendo nuovi scenari al mio modo di “ascoltare” i genitori.
Nelle consulenze, le mie riflessioni trovano riscontro in una realtà che non avevo preso sufficientemente in considerazione.
Mi riferisco ad aspetti che riguardano il modo di fare educazione, soprattutto in riferimento al ruolo dei genitori.
Anche in educazione sono passati quelli che M.Recalcati definisce dei “falsi miti” che necessitano di essere chiariti. Ne individua principalmente due, il primo quello delle “regole”, il secondo il “dialogo”.
Credo che indagando in modo più approfondito nell’ambito della genitorialità, ve ne possano essere altri.
In campo educativo come in altri ambiti, si sono tramandate false credenze, sono passati messaggi che hanno alimentato pratiche educative inadeguate, se non supportate da conoscenze e competenze approfondite.
Come dicevo, in altri ambiti siamo in qualche modo più attenti alle bufale, come mi è capitato di leggere qualche giorno fa sul quotiano “La Stampa” di Torino, in merito alle “Bugie sul cibo”, con un’intervista al prof. Calabrese che ne ha svelato tutte le falsità, orientando a nuove verità.
Credo che questo debba essere chiarito anche in campo educativo dove, complice internet, le facili interpretazioni, ecc…si rischia di passare informazioni scorrette alla mercè di chi non si occupa nello specifico di educazione.
E l’educazione non è meno importante di ciò che mangiamo o di come ci vestiamo!
Credo che gli specialisti del settore abbiano consegnato con troppa leggerezza concetti e messaggi ricchi di significati importanti.
Siamo inflazionati dai “corsi a sostegno della genitorialità”, “corsi per diventare bravi genitori”…corsi oggi tenuti da professionisti di diversi settori, anche da chi non si occupa nello specifico di pedagogia.
Per parlare di genitorialità è fondamentale occuparsi pedagogicamente dei genitori, relazionarsi con loro quotidianamente, condividere le problematiche, conoscere le loro storie e le difficoltà, assumersi la responsabilità di ciò che viene loro passato attraverso le nostre conoscenze, informazioni, orientamenti. E ciò che viene condiviso, sono concetti come dialogo, confronto, cura…concetti che restano parole vuote se non incluse in una cornice pedagogica molto più ampia e strutturata.
Forse un pò di rispetto in più per questa disciplina sarebbe utile…per tutti.
Bibliografia
M.Recalcati, Il segreto del figlio – Feltrinelli
V.Andreoli, L’educazione (im)possibile – Saggi Rizzoli
La Stampa – Maggio 2017